“La repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico artistico della nazione” . Non a caso la tutela del paesaggio è tra i principi fondamentali della nostra Costituzione ed i padri costituenti legarono indissolubilmente il valore del paesaggio a quello del patrimonio storico artistico della nazione. Il paesaggio è uno dei beni comuni da tutelare e sui quali vogliamo riaffermare la nostra sovranità di cittadini. L’Italia è universalmente riconosciuta come il Bel Paese , ricco di bellezze artistiche, culturali e paesaggistiche: eppure stiamo distruggendo irrimediabilmente la nostra fonte primaria di sostentamento.
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Il nostro bel paese ha 4 milioni di alloggi in più rispetto al numero delle famiglie residenti, senza contare gli immobili abusivi
- Il cemento ogni anno sommerge un’area di suolo vergine pari a 100 campi da calcio
La Deputata Patrizia Terzoni come membro della Commissione Ambiente, insieme ad altri suoi colleghi del M5S, ha presentato la sua organica e completa proposta di legge finalizzata alla tutela del suolo attraverso lo stop al suo consumo e alla cementificazione selvaggia. La proposta di legge è stata redatta con la consulenza essenziale del noto urbanista prof. Paolo Berdini e si distingue dalle altre perché individua il suolo come bene comune da tutelare e chiede, unica tra tutte, l’azzeramento del suo consumo.
Le priorità definite dalla proposta sono:
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Il riuso, la rigenerazione e il recupero dell’edificato esistente, spesso inutilizzato o abbandonato, sia pubblico che privato.
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La messa in sicurezza sismica, la bonifica e la prevenzione del dissesto idrogeologico
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La razionalizzazione dell’uso delle risorse pubbliche
- la preservazione e la incentivazione dell’attività agricola.
I metodi :
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un censimento degli edifici sfitti ed inutilizzati per una corretta programmazione territoriale
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censimento degli immobili di proprietà privata affittati dalle amministrazioni pubbliche
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le amministrazioni pubbliche devono usare, se ce ne sono, gli edifici pubblici inutilizzati nel territorio comunale e abbandonare gli edifici dove pagano affitti ai privati
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se le amministrazioni pubbliche possiedono più edifici di quelli necessari ai loro bisogni, devono fare una campagna informativa alla popolazione e destinarli alle associazioni, ai giovani imprenditori, alle PMI e, se possibile e necessario, ad housing sociale
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individuazione delle aree agricole (terreni agricoli veri e propri e terreni passibili di uso agricolo a prescindere dalla destinazione d’uso data dai comuni), delle aree a vocazione ambientale (aree verdi già tutelate) e delle aree urbanizzate
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obbligo per i comuni di perimetrare queste aree sul territorio e consentire l’edificazione solo nelle aree urbanizzate, dando precedenza alle opere di rigenerazione, riqualificazione, riutilizzo e recupero degli edifici esistenti fatiscenti, abbandonati o inutilizzati. Le nuove edificazioni devono essere certificate da enti terzi riconosciuti e devono basarsi su parametri reali ed incontestabili
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il privato ha diritto ad edificare in presenza dei suddetti parametri e in presenza di un titolo abilitativo a costruire. In caso contrario il comune può variare la destinazione d’uso dei terreni con deliberazione motivata e senza incorrere in rischi di contestazioni legali
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il consumo del suolo va reso economicamente non conveniente, chiedendo un contributo aggiuntivo pari a 5 volte gli oneri di urbanizzazione. Il contributo aggiuntivo deve essere utilizzato per opere contro il dissesto idrogeologico, la prevenzione antisismica, l’acquisto di aree verdi e il recupero di aree dismesse
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divieto di utilizzo degli oneri di urbanizzazione per la spesa corrente dei comuni vanno rafforzati i vincoli paesaggistici per tutelare il paesaggio rurale
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gli accordi di programma non possono derogare ai regolamenti e agli strumenti urbanistici adottati o approvati secondo la normativa vigente
La battaglia a livello nazionale non può che avere ricadute a livello locale. È dai territori, a partire dai Comuni, che deve concretizzarsi la nostra proposta che faremo conoscere alla cittadinanza in occasione del nostro Banchetto informativo.
SABATO 09/11/2013
ORE 10
DAVANTI ALLA NOSTRA SEDE
(c.so della Repubblica, 8)
NON C’E’ PIU’ TEMPO DA PERDERE – NON POSSIAMO PIU’ RIMANDARE – IL PAESAGGIO E’ UN PATRIMONIO COMUNE E UNA RISORSA COLLETTIVA
Giuseppina – Movimento 5 Stelle Fabriano